Bianco, rosso e Verdone
Sono in viaggio per andare a votare: un emigrato lucano che rientra da Monaco; un borghese torinese pignolo e nevrotico che viaggia con moglie e bambini; un ingenuo giovanottone romano che accompagna la nonna. Verdone non lascia, raddoppia. E si ripete. Piacevolmente, senza sbracare mai nella scurrilità della battutaccia e nella scelta del materiale narrativo.
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