Lucio Battisti, Le Cose Che Pensano
In nessun luogo andai Per niente ti pensai E nulla ti mandai Per mio ricordo Sul bordo m affacciai D abissi belli assai Su un dolce tedio a sdraio Amore ti ignorai Invece costeggiai I lungomai M estasiai. ti spensierai M estasiai, e si spostò La tua testa estranea Che rotolò Cadere la guardai Riflessa tra ghiacciai Sessanta volte che Cacciava fuori La lingua e t abbracciai Di sangue m inguaiai Tu quindi come stai Se è lecito che fai In quell attualità Che pare vera Come stai, ti smemorai Ti stemperai e come sta La straniera, lei come sta Son le cose Che pensano ed hanno di te Sentimento. esse t amano e non io Come assente rimpiangono te Son le cose prolungano te La vista l angolai Di modo che tu mai Entrassi col viavai Di quando sei Dolcezza e liturgia Orgetta e leccornia La prima volta che Ti vidi non guardai. Da allora non t amai Tu come stai (ah come stai) Rimpiangono te Son le cose, prolungano te Certe cose. Dall album DON GIOVANNI, 1986 (Canzone scritta da Lucio Battisti e Pasquale Panella)
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