Nel nome del padre. 1972 Marco Bellocchio
Sulle ceneri del Sessantotto, Marco Bellocchio eleva il tumulto culturale e politico giovanile di quegli anni in un impeto immaginifico e sanguigno. Nel nome del padre è l opera che più di ogni altra è riuscita a portare quello spirito ribelle e acerbo al suo apice visionario e, contemporaneamente, al suo scacco definitivo, all impossibilità di farsi azione politica efficace. Dopo aver sviscerato il nero malessere della famiglia borghese (I pugni in tasca) e l ottuso trasformismo della politica (La Cina è vicina), al terzo lungometraggio Bellocchio sfoga la propria insofferenza nei confronti delle istituzioni quiete e repressive verso l educazione cattolica. Ambienta il suo racconto nel 58 non solo per ragioni autobiografiche, ma anche perché è l anno simbolico in cui muore Pio XII, il papa accusato di indulgenza durante la Shoah.
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