Draghi o Berlusconi: vergogna Quirinale
È finito il tempo. Il 24 gennaio Camera, Senato e rappresentanti delle Regioni si riuniranno per eleggere il nuovo garante della Costituzione italiana. Silvio Berlusconi, Mario Draghi, una donna. Al di là della profonda misoginia, maschilismo e denigrazione con cui i mezzi di informazione e il dibattito politico hanno trattato la possibilità della elezione di una donna come Capo dello Stato, ciò che più fa rabbrividire è leggere in tutti i giornali i nomi dei primi due candidati. Per questo è doveroso secondo noi ricordare, di fronte a quella insopportabile abitudine a dimenticare o per ignoranza, o per indifferenza, o peggio, per complicità, la storia, i fatti e i tabù che macchiano in modo indelebile queste due figure, insignite di grandi meriti dal 99 della stampa italiana, ormai mera servitrice del potere. Ma procediamo con ordine. (di Marta Capaccioni)
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