Maffio Orsini Signora son io Lucrezia Borgia G. Donizetti
ORSINI Maffio Orsini, signora, son io, cui svenaste il dormente fratello. VITELLOZZO Io Vitelli, cui feste lo zio trucidar nel rapito castello. LIVEROTTO Io nepote d Appiano tradito, da voi spento in infame convito. PETRUCCI Io Petrucci del conte cugino, cui toglieste di Siena il domino. GAZELLA Io congiunto d oppresso consorte, che vedeste nel Tebro perir. GENNARO (Ciel Che ascolto ) LUCREZIA (Oh malvagia mia sorte ) CORO Qual rea donna LUCREZIA (Ove fuggo Che dir ) ORSINI Or che a lei l esser nostro è palese, odi il GENNARO E CORO Dite, dite. LUCREZIA Ah pietade. GENNARO, ORSINI, LIVEROTTO, VITELLOZZO E PETRUCCI Ella è donna che infame si rese, che l orrore sarà d ogni LUCREZIA Grazia GENNARO, ORSINI, LIVEROTTO, VITELLOZZO E PETRUCCI Mendace, spergiura, traditrice, venefica, come odiata, è temuta del paro, ché potente il destino la fa. GENNARO Oh Chi è mai LUCREZIA Non udirli, o (supplichevole a suoi piedi) GENNARO,
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