Giuseppe Verdi, Nabucco, Va, pensiero
Va, pensiero, sullali dorate; va, ti posa sui clivi, sui colli, ove olezzano tepideA 3 e molli laure dolci del suolo natal Del Giordano le rive saluta, di Sionne le torri atterrate O mia patria sì bella e perduta O membranza sì cara e fatal Arpa dor dei fatidici vati, perché muta dal salice pendi Le memorie nel petto raccendi, ci favella del tempo che fu O simile di Solima ai fati traggi un suono di crudo lamento, o tispiri il Signore un concento che ne infonda al patire virtù.
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